Aperitivo etnico

Il pubblico, in particolare quello italiano ma non solo, ha sviluppato una vera e propria passione per il momento dell’aperitivo,il cui nuovo trend è rappresentato dall’aperitivo etnico

Il trend dell’aperitivo

Il pubblico, in particolare quello italiano ma non solo, ha sviluppato una vera e propria passione per il momento dell’aperitivo. Da nord a sud, da est a ovest non c’è città o paese che non abbia la sua bella lista  di locali che offrono aperitivi di ogni genere, aperitivi che solitamente vengono accompagnati a piccoli quantitativi di cibo, allo scopo di “aprire” l’appetito, senza saziare.

Il classico tramezzino con l’ombretta di bianco o le patatine è solo il principio: eleganti finger food o rutilanti apericene in stile ‘all you can eat’  si contendono l’attenzione del pubblico e non è facile spiccare in mezzo a tutta questa proposta. Rinnovarsi con lo scopo di farsi notare da nuovi clienti e rinnovare l’interesse di quelli abituali è un imperativo per non retrocedere nelle liste dei preferiti .

Per ottenere questo scopo ci sono due strade percorribili, e non sono necessariamente alternative:

Da un lato trovare nuove ricette o combinazioni dei propri best seller; è una scelta intelligente perché consente di confermare ai clienti più affezionati la presenza dei loro stuzzichini preferiti, quelli che vengono proprio a cercare nel nostro locale, e contestualmente rafforza la nostra identità.

Dall’altro trovare nuovi prodotti che pur integrandosi perfettamente con la nostra offerta, abbiano caratteristiche e particolarità tali da far spiccare e farsi notare, se non addirittura da far parlare di noi, dalla nostra clientela nuova o affezionata che sia.
Questa strada richiede un po’ di ricerca, food hunting come si dice oggi, ma può dare grandi soddisfazioni. Rivolgersi all’import di alimenti etnici è una buona idea, si possono scoprire vere e proprie chicche in grado di stupire noi ancora prima dei nostri clienti e l’aperitivo etnico, per così dire, può diventare la nostra soluzione.

Aperitivo etnico: una novità da provare

Dato che il rito dell’aperitivo etnico è apprezzato in tutto il mondo scopriamo cosa si propone altrove e quali specialità si possono ‘rubare’ ad altre tradizioni.
In Giappone si offrono spesso gli edamame sbollentati dentro il loro baccello conditi con sale e offerti con la salsa di soia.
Ma al sol levante possiamo copiare anche le patatine al gusto di salsa teriyaki o al wasabi, volendo rimanere nelle opzioni che non richiedono un impegno in cucina. Se invece vogliamo offrire un aperitivo etnico più sofisticato si può optare per i takoyaki, le famose polpette di polpo, accompagnandole con una emulsione a base di maionese, polvere d’alghe e salsa teriyaki.

Anche l’India può offrire molti spunti per l’aperitivo etnico che potremmo sfruttare: chapati e naan possono essere due alternative interessanti alle classiche focacce o bruschette; ovviamente accompagnate dalle mille salse che possiamo creare con le spezie .

Il mondo nordafricano ci suggerisce l’ottimo cous cous come alternativa alle insalate di pasta o riso. La sua grana fine consente di offrirlo in grandi ciotole da cui servirsi, ma anche di servirlo negli elegantissimi bicchieri o coppette monoporzione, per un aperitivo etnico davvero raffinato. Ma anche la tahina, crema a base di semi di sesamo, è perfetta come salsina in cui insaporire chips, pane o cruditè o da usare come ingrediente con la quale fare hummus e baba ganoush, due specialità a base di ceci la prima, di melanzane la seconda.

Questi sono solo pochi esempi di come arricchire il proprio aperitivo (e non abbiamo parlato della ricchissima offerta di patatine e snack alternativi come quelle di platano, di taro, di yucca o a base di alghe…).

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