
La cucina asiatica e le tradizioni vegane
La cultura culinaria asiatica racchiude in sé tantissime ricette sia vegane che vegetariane. Per la realizzazione di questi
Considerata una pianta sacra dagli indios dell’amazzonia, il guaranà è stato il fulcro di numerose leggende. Come quella che vede i suoi frutti come un elisir di lunga vita: forniva sia nutrimento che cure grazie alle sue proprietà tonico-stimolanti.
Il mito del guaranà (Paullinia cupana) inizia da una leggenda che richiama le pupille nere di una giovane donna, Cereaporanga. Pianta sempreverde, rampicante, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae e nativa della foresta amazzonica, ha la stessa origine misteriosa e affascinante del suo mito: una ragazza innamorata di un guerriero di una tribù rivale, piuttosto di vedere la morte del suo amato, chiede a un anaconda di essere uccisa in un ultimo abbraccio di morte. Commossi, gli dèi le dedicarono una pianta – il guaranà, appunto – i cui frutti richiamavano sorprendentemente i malinconici occhi neri incastonati in un guscio rosso.
Oggi si sa che il guaranà ha tanti benefici: è un efficace stimolante in tutti gli stati di sonnolenza, depressione nervosa, infezioni e malaria. Aiuta la digestione e contrasta la cefalea successiva ai pasti in chi soffre di digestione lenta. Favorendo i movimenti intestinali, il guaranà è poi efficace contro la stitichezza e il meteorismo. Eccita i centri nervosi, specialmente il cervello, del quale intensifica l’attività. Stimolante, è perfino un ottimo afrodisiaco naturale.
La cultura culinaria asiatica racchiude in sé tantissime ricette sia vegane che vegetariane. Per la realizzazione di questi
Conquista la tua clientela con un prodotto gustoso e ipocalorico …
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere le ultime notizie dal mondo Uniontrade