Ripensate il vostro menù di tempura. Il tempurako, oltre che con i vegetali come zucchine, carote, melanzane, peperoni e con i tradizionali gamberi o calamari, si sposa perfettamente anche con il pollo, il manzo e il formaggio. Può essere abbinato anche alla frutta. Sentitevi liberi, dunque, di osare con ricette insolite e accostamenti interessanti. Come per esempio la tempura di finocchi e barbabietola, arricchita con l’aggiunta di zenzero, lime, maionese e qualche spicchio di arancio. Oppure, al “solito” crostaceo abbinate la zucca. Resa leggermente piccante con un pizzico di peperoncino. E ancora potete abbinare fichi, salvia e soia a salmone, tonno e pesce spatola. L’importante è avvolgere sempre tutto nel immancabile tempurako. E il fritto croccante e leggero come una nuvola, tipico della cucina giapponese, è servito.
L’ingrediente segreto della tempura giapponese, uno dei piatti più apprezzati della cucina nipponica, è il tempurako. Ovvero il mix, prodotto in Giappone, che ha come ingredienti farina di frumento, amido di mais, uovo in polvere, agenti lievitanti e amido di patate. Grazie ad esso si ottiene una frittura ariosa, fragrante e saporita. Attenzione, però, bisogna saperlo usare. Vediamo insieme come preparare la pastella con 100g di preparato.
Come gli chef e i cuochi esperti insegnano, l’effetto freddo è decisivo. Per questo lavorano la pastella ottenuta con il tempurako in una ciotola di metallo. Conservano in frigorifero gli ingredienti fino a quando vengono utilizzati. La pastella infatti deve essere molto fredda. L’incontro tra l’alimento freddo e l’olio caldo crea lo shock termico, che si rende necessario per avere una tempura croccante e saporita, leggera e fragrante. Questa tipica frittura giapponese incontra i gusti di tutti i gourmand, anche di quelli più esigenti. Ultimi accorgimenti: la temperatura dell’olio deve essere di 170°/180° C al massimo. Vanno cucinati pochi pezzi per volta. Ciò per non abbassare troppo la temperatura dell’olio. È importante inoltre mescolare energicamente per evitare che si formi qualche grumo. Non bisogna però mescolare troppo altrimenti la frittura non risulterà croccante. L’ideale è mescolare energicamente per circa 40 volte con frustino. La frittura andrà bene anche se presenta qualche grumo, l’importante è che non siano eccessivi.