Il successo di questo piatto ha dato il via all’apertura di numerosi Ramen shop, ossia negozi specializzati. Ha anche suscitato una forte curiosità tra i cuochi amatoriali, che si dilettano a prepararlo a casa. Per la realizzazione di questo piatto posso trovare una ricca varietà di prodotti da combinare. I noodles, da scegliere in base alla consistenza desiderata, possono essere anche di grano saraceno. Gli ingredienti per insaporire il brodo sono molti. Tra questi vi sono olio di sesamo, miso e salsa di soia. Le guarnizioni invece completano il piatto. Tra esse ricordiamo pollo e verdure, le alghe (alga nori, wakame o kombu), i funghi shiitake, l’uovo sodo tagliato a metà, il tofu e l’immancabile kamaboko, il surimi a spirale e altri ingredienti. Tutto ciò rende il ramen un’idea perfetta da proporre in negozio. Offrendo così alla clientela gli ingredienti necessari a comporre la ciotola di ramen desiderata. Può essere inoltre una soluzione ideale per i ristoratori che vogliono aggiungere per la prima volta una nuova voce al menù durante il periodo invernale.
Non una semplice zuppa
Ma un mix di sapori
Scopriamo qualcosa di più sulla storia del ramen. Il Ramen è nato come piatto povero. È molto famoso per essere apprezzato dai lavoratori nel secondo dopoguerra. In questo periodo infatti veniva consumato in grande quantità. Si diffuse in Giappone dopo la seconda guerra mondiale. Ciò grazie all’importazione della farina economica statunitense. Oggi è considerato una delle pietanze più rappresentative e amate della cucina giapponese, pur avendo origini cinesi. Questo piatto è composto essenzialmente da 4 ingredienti fondamentali. Noodles, che possono essere di vario spessore e forma. Realizzati con farina di frumento, vengono immersi in un brodo caldo (di carne, di pesce o vegetariano). Questi vengono accompagnati da un’incredibile varietà di guarnizioni.Come ad esempiopesce, uova marinate, carne, alghe marine (come l’ alga kombu), funghi e tanto altro. Ad insaporire il tutto un elemento salato, chiamato tare. È proprio la tare a diversificare ogni tipo di ramen. Abbiamo infatti lo Shio ramen, in cui l’elemento insaporitore del brodo è il sale. Lo Shōyu ramen, che prevede l’utilizzo della salsa di soia. Il Tonkotsu ramen, in cui sono le ossa di maiale nel brodo di maiale ad insaporire la zuppa. E il Miso ramen, che ha come elemento insaporitore il miso. Questa ricchezza di ingredienti ha fatto che si originassero, nel corso del tempo, decine di varianti regionali, o addirittura cittadine, lungo tutto l’arcipelago giapponese. Fu poi Momofuku Ando ad ideare e diffondere i noodles istantanei. Ed è proprio grazie a questa sorta di tagliatelle istantanee che il ramen ha raggiunto la diffusione odierna.